Due regole per vivere felici
Ci sono due regole per vivere felici:
- Essere in grado di sperimentare qualsiasi cosa.
- Causare solamente le cose che gli altri sono in grado di sperimentare con facilità.
L’uomo ha avuto molte regole auree (regole di buona condotta). La regola del “Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te” è stata spesso ripetuta. Ma queste regole auree non sempre portano all’equilibrio mentale, al successo o alla felicità. Non tengono conto di cosa una persona debba fare con ciò che le viene fatto da chi non conosce queste regole auree.
Come affronti le azioni malvagie fatte contro di te?
Per essere felici si dovrebbe solo essere capaci di stare di fronte alle cose (vale a dire sperimentarle) che sono lì.
L’infelicità non è altro che l’incapacità di stare di fronte a ciò che è lì.
Perciò si deve seguire la regola 1. Essere in grado di sperimentare qualsiasi cosa.
Una definizione di buona condotta è fare soltanto le cose che gli altri sono in grado di sperimentare facilmente e agevolmente.
Se esaminate il vostro passato, scoprirete di essere bloccati solo in quelle azioni fatte da voi che gli altri non erano in grado di ricevere.
Per esempio, la volta in cui eravate in collera e avete dato un pugno sul naso a qualcuno. O la volta in cui avete preso la torta di qualcun altro e ve la siete mangiata senza dirglielo.
Quanto più una persona compie azioni che altri non sono in grado di sperimentare, tanto peggiore diventa il suo passato. Vedendo di aver causato brutte cose, smette di causare qualsiasi cosa, uno stato infelice in cui vivere.
Il dolore, il turbamento, la pazzia derivano tutti dal causare cose che altri non sono in grado di sperimentare con facilità.
Quindi, le azioni che non possono essere sperimentate con facilità da chi le riceve sono tutte cattive.
In base a questa definizione, esaminiamo le nostre stesse “cattive azioni” (overt). Quali erano cattive? Erano cattive soltanto quelle che non hanno potuto essere sperimentate con facilità da qualcun altro. Perciò, quali tra le cattive azioni della società sono cattive? Sono gli atti di violenza che sfociano in dolore, incoscienza o pazzia che causano a qualcuno gravi perdite, come far perdere denaro a qualcuno.
Quali altre tue azioni consideri “cattive”? Sono state cattive le cose che avete fatto e che voi stessi non avreste potuto sperimentare con facilità. Ma le cose che avete fatto e che, se fossero state fatte a voi, avreste potuto sperimentare, non sono state cattive.
Non c’è bisogno di condurre una vita violenta solo per dimostrare che si è in grado di sperimentare. L’idea non è dimostrare di poter sperimentare, ma riacquistare la capacità di sperimentare qualsiasi cosa.
Perciò, oggi abbiamo due regole auree per la felicità:
- Essere in grado di sperimentare qualsiasi cosa.
- Causare solamente le cose che gli altri sono in grado di sperimentare con facilità.
Se seguite queste due regole auree, sarete una delle persone più felici e di successo che esistano.