Per ottenere risultati nell’occuparsi di una persona che è una Fonte Potenziale di Guai (PTS), collegata a una Persona Soppressiva, ci sono due fatti importanti che dovete comprendere e sapere che sono veri:

1. Tutte le malattie, di maggior o minor entità, e tutti i pasticci derivano direttamente e unicamente da una condizione PTS.

2. Per eliminare la condizione sono necessarie tre azioni fondamentali:

a. Comprendere la tecnologia della condizione. Tecnologia significa i metodi di applicazione di un’arte o di una scienza, un modo di fare qualcosa, in contrapposizione alla sola conoscenza dell’arte o della scienza stessa.

b. Scoprire. Scoprire significa apprendere o capire qualcosa.

c. Risolvere o disconnettere dalla Persona Soppressiva. Risolvere significa gestire un problema, così che smetta di essere un problema e disconnettere significa interrompere il contatto e smettere di essere in comunicazione con qualcuno.

Se vi viene chiesto di occuparvi di qualcuno che è PTS, potete farlo molto facilmente, molto più facilmente di quanto non possiate credere. Pensare che esista un’altra tecnologia, che le due regole esposte sopra non siano sempre valide è ciò che vi impedisce di occuparvi di qualcuno che è PTS. Nel momento in cui chi sta cercando di occuparsi di qualcuno che è PTS, si persuade dell’esistenza di altre condizioni o ragioni o tecnologie diverse da quelle elencate sopra, subisce immediatamente una sconfitta, perde il gioco e non ottiene nessun risultato.

Non accade molto spesso che una persona PTS sia psicotica. Psicotico significa fisicamente e mentalmente dannoso per coloro che lo circondano. Ma tutti gli psicotici sono PTS, come minimo di se stessi, il che significa che potrebbero fare qualcosa di distruttivo a se stessi.

I medici e altri professionisti della salute parlano continuamente del fatto che sia lo “stress” a provocare le malattie. Essendo privi della completa tecnologia, costoro non hanno la minima idea che questo sia il motivo per cui una persona potrebbe ammalarsi oppure subire un incidente. Pensano semplicemente che questo sia vero in qualche modo. Riconoscono che lo stress può causare varie malattie e incidenti, ma non hanno la tecnologia di come occuparsene. Noi sì.

Che cos’è questa cosa chiamata “stress”?

Una persona sotto stress è, in realtà, sotto l’influenza di una soppressione.

Se questa soppressione viene individuata e la persona la risolve o disconnette dalla fonte della soppressione, la tensione se ne va e la malattia che sta sperimentando migliora.

Di solito la persona non comprende la vita abbastanza bene per riconoscere ciò che le sta succedendo. È confusa. Crede che tutte le sue malattie facciano semplicemente parte della vita, crede di essere ammalata perché si è ammalata!

Ma ciò che è successo, in realtà, è che ad un certo punto qualcosa l’ha resa debole, insicura di sé ed infelice, e l’ha fatta ammalare facilmente.

Veniva soppressa da qualcuno e ha iniziato a sentirsi infelice, debole e ha persino accusato un malessere. Poi, man mano che veniva sompre più soppressa, la ripetuta soppressione l’ha fatta ammalare o avere un incidente.

Se una persona continua a essere connessa o in comunicazione con un SP, oppure continua a fare qualcosa a cui la Persona Soppressiva o il gruppo soppressivo (e anche un gruppo può essere soppressivo) obietta, la soppressione non cesserà mai e lei continuerà ad essere malata oppure ad avere incidenti. Non è solo il fatto che si trovi in un luogo specifico a farla ammalare e avere incidenti, è la Persona Soppressiva a causarlo.

Fortunatamente il problema dei PTS non è molto complicato. Una volta che comprendete i due fatti importanti descritti sopra, dovete semplicemente elaborare come usarli per aiutare la persona PTS.

Una persona PTS può essere considerevolmente aiutata in tre modi:

1. Comprendere e imparare a usare la tecnologia di come occuparsi di qualcuno che è PTS.

2. Scoprire chi sta sopprimendo la persona e la sta rendendo PTS.

3. Aiutare la persona PTS a risolvere il problema o disconnettere dalla fonte della soppressione.

Diamo un’occhiata al modo più facile di farlo:

1. Date alla persona che è PTS gli articoli sulle Fonti Potenziali di Guai e sulle Persone Soppressive, contenuti in questo corso. Fateglieli studiare così che si informi sul soggetto, come ad esempio che cos’è un “PTS”, che cos’è un “Soppressivo” e in che modo una persona che è PTS risolve il problema. La persona PTS può a quel punto rendersi conto che è stata repressa e sentirsi molto meglio. È già successo.

2. Senza spingere troppo duramente, fate in modo che la persona PTS parli della malattia, dell’incidente o di qualunque cosa con cui stia incontrando difficoltà. Per esempio, prendete la ragazza che imparava a suonare il piano, ma era stata soppressa da qualcuno. Potrebbe dire di aver iniziato a pensare che non avrebbe mai potuto farcela come pianista e di voler lasciar perdere, e così ha smesso di praticare.

Di solito la persona crederà che la malattia, l’incidente o i problemi siano iniziati di recente e che sono la conseguenza dell’area in cui vive o lavora o da qualche parte in cui è stata recentemente. Per esempio, la ragazza PTS che aveva problemi a suonare il piano, potrebbe dire che il luogo in cui si deve esercitare è troppo caldo o troppo freddo o in qualche modo sgradevole.

3. Chiedete alla persona PTS quando si ricorda di aver avuto per la prima volta quella malattia oppure quel genere di incidente. Comincerà subito a procedere a ritroso e si renderà conto che le è già successo prima.

4. A questo punto chiedetele chi la sopprimeva a quel tempo. Di solito ve lo dirà prontamente.

5. Di solito scoprirete che nominerà un individuo a cui è ancora collegata, con cui è ancora in comunicazione! Così chiedetele se intende risolvere oppure disconnettere dalla Persona Soppressiva. Ora, lei causerà molto turbamento e difficoltà nella sua vita se disconnettesse drasticamente, cioè causando turbamenti o scandalizzando le persone, rendendole agitate, ecc., così la persona PTS deve elaborare come risolvere la questione in modo liscio.

Se non riesce a vedere in che modo farlo, potete lavorare con lei per cominciare a risolvere la questione in modo liscio e con delicatezza, poco a poco. Questo si potrebbe fare chiedendole di rispondere effettivamente alla sua posta o di scrivere alla Persona Soppressiva, mandandole una piacevole lettera tipo “belle strade, bel tempo”. “Belle strade, bel tempo” significa una comunicazione che è calma, cordiale e amichevole. Di solito riguarda cose belle su cui gli altri concorderanno, come ad esempio che sarebbe utile avere un po’ di pioggia dopo settimane di clima asciutto o quanto sia stata emozionante la partita di calcio della settimana precedente. Tutto ciò che state cercando di fare è fare in modo che la persona che è PTS inizi a fare qualcosa per cominciare, molto delicatamente, a risolvere la questione.

6. Dopo aver fatto in modo che iniziasse ad occuparsene in modo delicato, verificate con la persona per assicurarvi che stia facendo quello che avete concordato di fare. Se sta facendo le azioni di risoluzione che entrambi avete elaborato insieme, la incoraggiate a continuare, usando sempre comunicazioni gentili del tipo “belle strade, bel tempo”.

Ecco un esempio di come qualcuno che è PTS potrebbe occuparsi gradualmente di un genitore che mostrasse un comportamento soppressivo verso di lui, anziché semplicemente disconnettere. La risoluzione potrebbe essere tanto semplice quanto scrivere al padre e dire: “Non mi lamento del fatto che tu sia un portinaio, ma tu, per favore, non lamentarti del mio stile di vita. Quello che importa è che sono tuo figlio, che ti voglio bene e ti rispetto. So che mi vuoi bene ma, per piacere, impara a rispettarmi come adulto che sa che cosa vuole nella vita”. O potrebbe dire: “Scrivo a te, papà, perché la mamma continua a mandarmi quegli orribili ritagli di giornale sui miei amici e sulle persone con cui lavoro, che mi turbano perché so che non sono veri. Tu non lo fai per cui mi è più facile scrivere a te”.

La cosa importante da capire sulla condizione PTS è che è possibile fare qualcosa in proposito.